Qualità del sonno e miopia in età pediatrica; esiste una relazione?



Il sonno non è solo una pausa per il corpo; è un complesso sistema di riparazione e rinnovamento. Le fasi del sonno contribuiscono al recupero fisico, al consolidamento del sistema immunitario, alla memoria, alle funzioni cognitive e all'eliminazione delle sostanze di scarto dal cervello. Inoltre, regolano le funzioni ormonali, influenzando l'umore, lo stress e i ritmi circadiani.

Negli ultimi anni la nostra categoria si sta interessando ai diversi fattori che hanno un ruolo nell’insorgenza e nell’evoluzione della miopia. Alcuni studi hanno provato ad esplorare le intricate connessioni che potrebbero esserci tra il sonno e una condizione oculare come la miopia. La complessità dell’analisi di questa relazione deriva dal fatto che sia la miopia che il sonno hanno caratteristiche ed origini multifattoriali, essendo correlati a moltissimi aspetti (genetici, ambientali, comportamentali, ecc.) che concorrono o possono concorrere, in diversa misura, a generare condizioni o funzioni inappropriate o anomale.

Per provare a comprendere questa relazione dobbiamo partire da un concetto base: il nostro cervello, sia durante la veglia che durante il sonno, emette onde che riflettono l'attività neuronale. Queste onde variano in frequenza, più veloci durante la veglia e più lente durante il sonno profondo. Il sonno viene suddiviso in cinque fasi che svolgono ruoli specifici e concorrono al buon funzionamento delle prestazioni psicocognitive e di quelle fisiche. Dalla fase uno, segnata dalla transizione tra veglia e sonno leggero, alla fase REM, caratterizzata da un'attività cerebrale simile a quella della veglia e dai sogni vividi, ogni fase dà un contributo unico al nostro benessere. Ma quale legame ci può essere tra un allungamento eccessivo dell’occhio e un disturbo del sonno?

Miopia e sonno nei bambini - una revisione sistematica.

Questa recente revisione sistematica ha esaminato molteplici studi sulla correlazione tra sonno e miopia nei bambini. In alcuni studi è stata rilevata un'associazione tra sonno insufficiente o di scarsa qualità e una maggiore prevalenza di miopia infantile1. I ritmi circadiani, che regolano il sonno e influenzano la produzione di melatonina, sembrano giocare un ruolo cruciale2. La melatonina, un ormone chiave per il sonno, mostra differenze di produzione tra persone miopi e non miopi. La sua produzione ritarda l’allungamento oculare e un sonno irregolare o ridotto influisce negativamente sul ciclo circadiano riducendo la produzione di melatonina. Gli autori della revisione riconoscono comunque che le prove attuali non sono sufficienti e che il ruolo del sonno nella miopia infantile è lungi dall’essere pienamente compreso. Nonostante ciò, come concludono gli stessi autori, la gestione della miopia dovrebbe avere un approccio olistico e una “igiene del sonno”, così come l’aumento del tempo da passare all’aria aperta, dovrebbe essere incoraggiata nell’educazione rivolta a bambini e genitori. 

Durante la nostra attività clinica possiamo dare indicazioni o suggerimenti ai genitori di bambini miopi, tenendo a mente alcuni accorgimenti pratici che possono promuovere un sonno salutare. Tra i vari fattori che possono aiutare la persona a dormire meglio e di più sono importanti:

  1. La regolarità, cioè il mantenere gli orari di addormentamento e veglia regolari.
  2. Una temperatura ambientale fresca; in alcuni studi la temperatura ideale è stimata intorno ai 18°C.  
  3. Attività all’aria aperta: l'esposizione alla luce naturale e l’attività fisica durante il giorno possono anch’esse migliorare la qualità del sonno.
  4. La protezione dalla luce blu nelle ore precedenti il sonno. Questa particolare frequenza della luce ha infatti una forte correlazione con i ritmi circadiani e un’esposizione serale prolungata può portare a un peggioramento della qualità del sonno.  

In conclusione, come optometristi e come ottici possiamo contribuire in modo significativo alla salute complessiva delle persone che entrano nei nostri centri ottici, aiutando l’attività di medici, pediatri e oculisti, gli attori principali dei processi di prevenzione in ambito sanitario. Dobbiamo cercare sempre di guardare il sistema visivo, non come un sistema isolato dal resto del corpo, ma come strettamente correlato con gli altri sistemi dell’organismo e con le loro attività quotidiane. In quest’ottica, quando abbiamo di fronte dei giovani che potrebbero avere un aumento della condizione miopica, dobbiamo essere in grado di educare, dando informazioni adeguate tratte dalla letteratura scientifica, sui fattori di rischio per la progressione della miopia. Tra questi anche il sonno può essere annoverato tra i fattori che possono avere un ruolo. In un'epoca che spesso valorizza la velocità, dedicare tempo al riposo diventa cruciale per il benessere individuale

Fonte: 
Liu XN et al. (2023) Subjective vision differences with soft contact lenses for myopia control in children and teenagers
Chakraborty, R et al. (2021) Myopia, or near-sightedness, is associated with delayed melatonin circadian timing and lower melatonin output in young adult humans
 

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